Cava

Da Mizar.

decreto della Congregazione per i vescovi del 29 marzo 1972, reso esecutivo il 10 maggio successivo, che affidava le parrocchie del Cilento – Agnone, Capograssi, Casalvelino, Castellabate, Marina di Casalvelino, Matonti, Ogliastro Marina, Perdifumo, S. Antonio al Lago, S. Barbara, S. Lucia Cilento, S. Mango Cilento, S. Marco, S. Maria di Castellabate, Serramezzana - al vescovo di Vallo della Lucania, quelle del Vallo di Diano – Pertosa, S. Benedetto di Polla, S. Pietro di Polla – al vescovo di Teggiano, quelle dell’Agro nocerino – S. Giovanni Battista di Roccapiemonte, S. Maria del Ponte di Roccapiemonte, S. Potito di Roccapiemonte - al vescovo di Nocera e quella di Tramutola al vescovo di Potenza. Questa sistemazione fu confermata dal decreto della Congregazione per i vescovi dell’ottobre 1979, che attribuì un nuovo territorio all’Abbazia, con tre parrocchie distaccate dalla diocesi di Cava - Corpo di Cava, Dragonea, S. Cesareo - e con quella incorporata alla cattedrale. Nel territorio si trovavano i santuari di S. Vincenzo Ferreri in D

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