Giovanni Segantini

Da Mizar.

Il miglior mezzo per conoscere gli itinerari della vita artistica del grande pittore Giovanni Segantini è il bus.

Nella sua vita errabonda Arco, in provincia di Trento, al momento della nascita faceva parte del Tirolo soto l'impero asburgico, ma ben presto il ragazzo di famiglia poverissima fu affidato alla sorella Irene che viveva a Milano.

Il piccolo Giovanni aveva un carattere ribelle e finì anche al riformatorio Marchiondi prima di iniziare gli studi all'Accademia di Brera. All'Istituto Marchiondi, all'epoca in Porta Romana trovò una delle sue prime occupazioni come insegnante di disegno.

Anche il nostro giro in bus inizia a Milano che conserva molti dei capolavori di Segantini: in particolare alla Civica Galleria d'Arte Moderna ci sono due delle opere più significative Le due madri, 1889, olio su tela, Milano, Civica Galleria d'Arte Moderna L'angelo della vita, 1894, olio su tela, 276 x 212 cm., firmato e datato con la scritta "G. Segantini 1894" posta in basso al centro, Milano, Civica Galleria d'Arte Moderna;


Una delle fortune di Giovanni Segantini fu l'incontro con Bice Bugatti che rimase fedele compagna per tutta la vita. Bice Bugatti era la sorella di Carlo Bugatti un ebanista che con la sua maestria riuscì a conquistare una fama internazionale e che fu padre di quell'Ettore Bugatti le cui automobili erano considerate opere d'arte.

Con Bice si trasferisce in Brianza a Pusiano e dipinge con molta attenzione i paesaggi idilliaci e bucolici: pecore, mucche al pascolo Alcune di queste vedute della Brianza, in particolare ad Inverigo e Veduggio sono tuttora riconoscibili anche se non non sono rese fedelmente dal pittore, bensì reinterpretate in modo da rendere la composizione maggiormente monumentale e suggestiva. In A messa prima, ad esempio, il fronte della chiesa è ruotato di 180 gradi rispetto alla scalinata del sagrato, in modo da isolare la figura solitaria del sacerdote, il quale sale i gradini che si stagliano contro il cielo, con un effetto quasi mistico. Dopo il temporale, che rappresenta un gregge di pecore rientranti con la pastorella dopo un acquazzone, mostra un'originale resa in controluce e riesce a trasmettere con la particolare condizione atmosferica della fine di un temporale estivo.

Il più celebre quadro dell'epoca è Alla stanga dipinto nel 1885 a Caglio, dove ora è allestito un museo all'aperto e con il bus possiamo seguire tutte le varie località.

Ma Segantini dovette scappare anche dalla quiete della Brianza. Nato ad Arco sotto l'impero austriaco e vissuto a Milano sotto il regno d'Italia non aveava fatto il militare nè dall'una nè dall'altra parte. Spirito ribelle alla disciplina, risolse rifugiandosi in Svizzera

Nel 1886 si trasferirsce a Savognin in val Bregaglia, nel cantone Grigioni che ritrae risalendo fino al passo del Maloja; Gli albergatori dell'eEngadina gli commissionano un ciclo pittorico per l'esposizione universale di Parigi del 1900 ma sorgono dissapori e l'opera gli viene rifiutata. Muore poi il 28 settembre 1899 su un monte sopra Pontresina per un attacco di peritonite e la sua tomba riposa al piccolo cimitero di Maloja.


di peritonite. Oggi il suo corpo riposa nel piccolo cimitero di Maloja.[2]

Con il bus è possibile seguire con una guida un itinerario a Milano, in Brianza (PuInverigo, Pusiano Caglio) , In val Bregaglia e poi a Maloja ed in Engadina fino al museo Segantini Saint Moritz